cabergolina

Le pazienti devono essere regolarmente monitorate per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. La dose settimanale può essere somministrata in dose singola o divisa in due o più dosi settimanali, a seconda della tollerabilità del paziente. La suddivisione della dose settimanale in somministrazioni multiple è consigliata quando sono indicate dosi superiori a 1 mg di cabergolina alla settimana, poichè la tollerabilità di dosi superiori a 1 mg somministrate in un’unica soluzione settimanalmente è stata valutata solo in un numero limitato di pazienti. Le pazienti devono essere monitorate durante la fase di aggiustamento della posologia, per determinare il dosaggio minore che produce la risposta terapeutica. Rispetto ai volontari sani e quelli con minor grado di insufficienza epatica, è stato osservato un aumento dell’AUC nei pazienti con grave insufficienza epatica (Child-Pugh C) che hanno ricevuto una dose singola di 1 mg.

Dostinex 0,5 mg x 2 comprimidos “Ley Cenabast”

  • Non ci sono informazioni relative a malattie perinatali o agli effetti a lungo termine su bambini che siano stati esposti alla cabergolina durante la vita intrauterina.
  • La cabergolina, a dosi giornaliere pari a 0,5 mg/kg/die (pari a circa 19 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo di organogenesi nel coniglio, ha causato maternotossicità caratterizzata da perdita di peso corporeo e riduzione dell’assunzione di cibo.
  • Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e le pazienti devono essere costantemente monitorate per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive.
  • La cabergolina è usata in medicina veterinaria per trattare la falsa gravidanza nei cani.
  • Studi sui ratti e in vitro mostrano un effetto inibitorio diretto sulla secrezione di prolattina nelle cellule lattotrofiche dell’ipofisi.

La cabergolina ha un’emivita relativamente lunga, il che consente di somministrare il farmaco con una frequenza inferiore rispetto ad altri trattamenti per l’iperprolattinemia. Questo aspetto migliora la compliance del paziente e riduce la possibilità di effetti collaterali dovuti a fluttuazioni dei livelli ormonali. Il Dostinex è stato approvato per l’uso in molti paesi e si è dimostrato un’opzione terapeutica valida per i pazienti che soffrono di disturbi associati a livelli elevati di prolattina. Inoltre, il farmaco viene a volte prescritto per inibire la lattazione post-partum per motivi medici, come nel caso di perdita perinatale o quando l’allattamento può rappresentare un rischio per la salute della madre o del bambino.

Gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, shopping compulsivo o spesa eccessiva, bulimia e impulso incontrollato ad alimentarsi, possono verificarsi in pazienti trattati con agonisti della dopamina, incluso CABASER (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Non esistono studi adeguati, ben controllati, sull’uso della cabergolina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non hanno mostrato effetti teratogeni, ma contemporaneamente all’attività farmacodinamica sono state osservate ridotta fertilità e tossicità embrionale (vedere paragrafo 5.3). Dostinex è il nome commerciale della cabergolina, un derivato dell’ergot che viene utilizzato principalmente per trattare disturbi legati alla produzione di prolattina, un ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria.

CONTENUTO DELLA CONFEZIONE E ALTRE INFORMAZIONI Cosa contiene CABERGOLINA Sandoz:

Si deve prestare attenzione quando la carbegolina viene somministrata insieme ad altri farmaci che notoriamente abbassano la pressione sanguigna. (vedere paragrafo 4.2 – Inìbìzìone/soppressìone della lattazìone fìsìologìca e la sezìone sopra rìportata – Ipotensìone posturale). La valvulopatia è stata associata alla somministrazione di dosi cumulative, i pazienti devono pertanto essere trattati con la dose efficace più bassa. In occasione di ogni visita deve essere rivalutato il profilo rischio/beneficio del trattamento con cabergolina, al fine di determinare se sia opportuno continuare il trattamento con cabergolina. Una singola dose di 0,25 mg di cabergolina non deve essere superata nelle donne che stanno allattando che sono trattate per la soppressione della lattazione avviata al fine di evitare potenziale ipotensione posturale (vedere Turinabol prezzo paragrafo 4.2).

COME PRENDERE CABERGOLINA SANDOZ

La carbergolina è stata associata a sonnolenza e a episodi di attacchi di sonno improvviso nei soggetti con malattia di Parkinson. Insufficienza renale o ostruzione vascolare dell’uretere o dell’addome che comporti dolore ai fianchi/lombalgia e edema agli arti inferiori, cosi come l’eventuale presenza di massa o dolorabilità addominale che possa indicare fibrosi retroperitoneale. Ipersensibilità alla cabergolina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrfo 6.1 o ad uno qualsiasi degli alcaloidi dell’ergot. La cabergolina può aumentare la probabilità di gravidanze multiple, comprese quelle gemellari, soprattutto nelle donne sottoposte a trattamenti per la fertilità.

Gli agonisti della dopamina possono essere associati a episodi di attacchi di sonno improvvisonei soggetti con malattia di Parkinson.Possono essere presi in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 – Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari). Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un’analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale. È stato osservato che la sospensione del trattamento con cabergolina, a seguito di diagnosi di versamento pleurico, di fibrosi polmonare o valvulopatia, comporta un miglioramento di questi segni/sintomi (vedere paragrafo Controindicazioni). Le azioni farmacodinamiche di cabergolina non correlate all’effetto terapeutico sono esclusivamente correlate alla diminuzione della pressione arteriosa. L’effetto ipotensivo massimale di cabergolina in dose singola solitamente si verifica entro le prime sei ore dopol’assunzione del principio attivo ed è dose-dipendente sia in termini di diminuzione massimale sia di frequenza. In pazienti trattati con agonisti della dopamina per il morbo di Parkinson, inclusa cabergolina, sono stati riportati pulsione patologica verso il gioco d’azzardo, aumento della libido e ipersessualità.

I profili farmacocinetico e metabolico di Cabaser sono stati studiati in volontari sani di entrambi i sessi, nelle pazienti iperprolattinemiche e in pazienti affetti da Morbo di Parkinson. Dopo somministrazione orale, il prodotto marcato viene rapidamente assorbito nel tratto gastrointestinale come evidenziato dal picco della radioattività nel plasma, osservabile tra 0,5 e 4 ore dalla somministrazione. Inoltre, i pazienti spesso riferiscono che eventuali effetti collaterali riscontrati tendono a diminuire nel tempo man mano che i loro corpi si adattano al farmaco. Questa adattabilità migliora ulteriormente l’idoneità del farmaco per cicli di trattamento prolungati.

Alle donne che non desiderano la gravidanza, si deve consigliare di adottare un metodo di contraccezione meccanica durante il trattamento con cabergolina e dopo l’interruzione di cabergolina fino alla scomparsa dei cicli ovulatori. Le patologie fibrotiche possono avere un esordio insidioso e le pazienti devono essere costantemente monitorate per evitare il rischio di possibili manifestazioni di fibrosi progressive. La cabergolina viene metabolizzata rapidamente ed estensivamente nel fegato ed escreta nella bile e, in misura minore, nelle urine. L’emivita nell’uomo è stimata tra 63 e 68 ore nei pazienti con malattia di Parkinson e tra 79 e 115 ore nei pazienti con tumori ipofisari. L’effetto terapeutico nel trattamento dell’iperprolattinemia persiste in genere per almeno 4 settimane dopo l’interruzione del trattamento. Fra i più frequenti possiamo ricordare disturbi vascolari (ipotensione ortostatica, ipotensione, vampate di calore), depressione, disturbi del sonno, dolori mammari, stanchezza, disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, costipazione e dolori addominali), stordimento, vertigini e mal di testa.